ESTERNI
Basilica di Santa Maria della Salute – Venezia
Restauro di intonaci a marmorino esterni
- Committente: Seminario Patriarcale di Venezia
- Progetto: Arch. Mario Piana
- Direzione Lavori: Arch. Mario Piana
Le superfici esterne del Santuario, della Sagrestia Piccola e del Campanile della Basilica della Salute, erano diffusamente interessate da delaminazione e distacco degli intonaci.
Gli intonaci risalivano principalmente ai restauri compiuti sugli esterni dell’edificio durante il secolo scorso e la loro conservazione era oramai compromessa.
I punti nodali dell’intervento consistevano sia nella scelta di impasti adeguati alla storicità dell’edificio che resistessero all’impatto aggressivo dell’ambiente esterno, sia nella scelta di una cromia che potesse armonizzarsi adeguatamente con gli adiacenti corpi di fabbrica. Non da ultimo, la difficoltà tecnica di riprodurre le cornici modanate che scandiscono l’architettura dell’edificio, realizzate anch’esse in intonaco.
Per far sì che l’integrazione delle nuove cornici si integrasse perfettamente con quelle preesistenti, sono stati eseguiti dei calchi e delle modine con le quali sagomare le ampie ed articolate superfici semicircolari. L’integrazione doveva inoltre inserirsi con armonia nel tessuto degli intonaci preesistenti, antichi e moderni, senza risultare impattante per eccessiva omogeneità. A tal scopo, l’impasto è stato confezionato specificatamente per l’intervento sulla base di numerose prove preliminari. La sua superficie è stata ulteriormente articolata dalla stesura di velature trasparenti di pigmenti minerali e caseinato di calcio.
I punti nodali dell’intervento consistevano sia nella scelta di impasti adeguati alla storicità dell’edificio che resistessero all’impatto aggressivo dell’ambiente esterno, sia nella scelta di una cromia che potesse armonizzarsi adeguatamente con gli adiacenti corpi di fabbrica. Non da ultimo, la difficoltà tecnica di riprodurre le cornici modanate che scandiscono l’architettura dell’edificio, realizzate anch’esse in intonaco.
Per far sì che l’integrazione delle nuove cornici si integrasse perfettamente con quelle preesistenti, sono stati eseguiti dei calchi e delle modine con le quali sagomare le ampie ed articolate superfici semicircolari. L’integrazione doveva inoltre inserirsi con armonia nel tessuto degli intonaci preesistenti, antichi e moderni, senza risultare impattante per eccessiva omogeneità. A tal scopo, l’impasto è stato confezionato specificatamente per l’intervento sulla base di numerose prove preliminari. La sua superficie è stata ulteriormente articolata dalla stesura di velature trasparenti di pigmenti minerali e caseinato di calcio.